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Il lungo centenario della prima guerra mondiale, con le commemorazioni e le celebrazioni estese tra 2014 e 2018, ha inevitabilmente (e meritoriamente) prodotto anche un'ampia serie di convegni di studio, di dibattiti scientifici e di pubblicazioni. Prematuro e inutile darne qui conto. In tale contesto vanno collocate pure le iniziative promosse dall'Istituto per le ricerche di Storia di Vicenza e dalla Fondazione Mazzolari di Bozzolo, con il coinvolgimento di altri istituti, particolarmente dell'area trentina. La particolarità di queste iniziative - delle quali si raccolgono gli atti in questo consistente volume - risiede nell'aver messo a fuoco anzitutto il complesso rapporto tra la guerra e la coscienza religiosa, considerando il contesto italiano e privilegiando la prospettiva della Chiesa cattolica, pur nella consapevolezza che anche nell'Italia del 1915-1918 esistevano altre confessioni religiose, tanto di ispirazione cristiana quanto ad essa estranee, come quella ebraica. Si tratta di un oggetto pili volte affrontato e peraltro ancora bisognoso di approfondimenti e di chiarimenti, resi possibili man mano che procede l'esplorazione degli archivi vaticani e diocesani. Se da un lato, infatti, si sa da tempo che i cattolici italiani si trovarono nel 1914-1915 in una condizione di forte e problematico pluralismo, dall'altro è anche vero che non tutto è stato scritto.